SUSTAINABLE FINANCE DISCLOSURE REGULATION (EU) 2019/2088 (”SDFR”)
Sustainability risk policies
Article 2, Article 3
Article 3 of EU Regulation 2019/2088 on information relating to sustainability for the financial services industry, known as the Sustainable Finance Disclosure Regulation or "SFDR", establishes the obligation for "financial market participants" to make a disclosure on how they integrate sustainability risks into their investment decision-making process.
Article 2 (22) of SFDR, defines “sustainability risk” as “an environmental, social or governance event or condition that, if it occurs, could cause an actual or a potential material negative impact on the value of investments”.
Rancilio Cube SICAF S.p.A. (hereinafter the "SICAF") in compliance with the obligations deriving from Regulation (EU) 2019/2088 ("SFDR"), as well as those established under the Delegated Regulation (EU) 231/2013, as amended by the Delegated Regulation (EU) 2021/1255 of 21.4.21, following the authorization to operate pursuant to art. 35-undecies TUF, issued by the Bank of Italy on 06.22.2022, takes into account the sustainability risk (the Sustainability Risk Framework) in its investment process and risk management.
The SICAF purpose is to evaluate and monitor the exposure to “sustainability risk”, consistently with its general risk management framework.
The SICAF has also adopted special 'exclusion criteria', in accordance with the Sustainable Development Goals (SDGs), identified by the UN in the context of the "United Nations Resolution A/RES/70/1" approved by the UN General Assembly on 25 September 2015 (so-called "Agenda 2030"), which the SICAF intends to comply with on a voluntary basis. In fact, in any event, the investment policy of the SICAF excludes investment in economic activities that are illegal, or contrary to mandatory rules, public order or morality, as well as investment in the following economic sectors: weapons, pornography, prostitution, trafficking in human beings or organs, use of child labor or slave workers, production or trafficking of drugs, betting, gambling, tobacco and alcohol, exploitation of endangered natural species.
Article 4
The SICAF does not consider the negative impacts of its investment decisions on sustainability factors, the so-called Principle Adverse Impacts (or PAI). This approach is consistent with the investment strategy of the SICAF which does not currently qualify as article 9 of the SFDR, the only category of investment vehicle for which the adherence to the PAI regime is mandatory.
Article 5
The SICAF has defined a remuneration system that does not encourage excessive risk-taking including sustainability risks.
Article 6
It should be noted that the investments of the SICAF do not have any environmental or social characteristics nor promote goals pursuant to art. 8 of the SFDR, nor are classifiable as sustainable investments pursuant to art. 9 of the SFDR.
INFORMATIVA SULLA SOSTENIBILITA’ AI SENSI DEL REGOLAMENTO (UE) 2019/2088 (”SDFR”)
Politica di gestione dei rischi
Art. 2, Art. 3
L’art. 3 del Regolamento UE 2019/2088 sulle informazioni relative alla sostenibilità per l'industria dei servizi finanziari, noto come Sustainable Finance Disclosure Regulation o "SFDR", stabilisce l’obbligo per i “partecipanti ai mercati finanziari” di effettuare una disclosure sul sito web del modo in cui integrano i rischi di sostenibilità nel processo decisionale di investimento.
Secondo l'art. 2 (22) del SFDR per “rischio di sostenibilità” si intende "un evento o condizione ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, potrebbe causare un impatto negativo effettivo o potenziale sul valore dell’investimento”.
Rancilio Cube SICAF S.p.A. (nel seguito la "SICAF") in ottemperanza agli obblighi derivanti dal Regolamento (UE) 2019/2088 (“SFDR”), nonché di quelli previsti nell’ambito del Regolamento delegato (UE) 231/2013, così come modificato dal Regolamento delegato (UE) 2021/1255 della Commissione del 21.4.21, a seguito dell’autorizzazione ad operare ex art. 35-undecies TUF, ricevuta con provvedimento della Banca d’Italia del 22.06.2022, tiene conto del rischio di sostenibilità (il Sustainability Risk Framework) nel suo processo di investimento e nella gestione dei rischi.
Il suo obiettivo è quello di valutare e monitorare l'esposizione al “rischio di sostenibilità”, coerentemente con il quadro generale di gestione dei rischi della SICAF.
La SICAF ha inoltre adottato appositi ‘criteri di esclusione’, in conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals), individuati dall’ONU nell’ambito della “Risoluzione delle Nazioni Unite A/RES/70/1” approvata dall'Assemblea generale dell'ONU il 25 settembre 2015 (c.d. “Agenda 2030”), cui la SICAF intende rifarsi su base volontaria. E’ infatti in ogni caso escluso dalla politica di investimento della SICAF l’investimento in attività economiche che sono illegali, o contrarie a norme imperative, all’ordine pubblico o al buon costume, così come l’investimento nei seguenti settori economici: armi, pornografia, prostituzione, traffico di essere umani o di organi, impiego di lavoro minorile o di lavoratori in condizioni di schiavitù, produzione o traffico di sostanze stupefacenti, scommesse, gioco d’azzardo, tabacco e alcolici, sfruttamento di specie naturali in via di estinzione.
Art. 4
La SICAF non considera gli impatti negativi delle proprie decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità (i c.d. PAI). Questo approccio è coerente con la strategia di investimento prescelta dalla SICAF che attualmente non si qualifica come art. 9 della SFDR, i soli per i quali le Autorità di Vigilanza hanno richiesto di considerare i PAI.
Art. 5
La SICAF ha definito un sistema di remunerazione che non incoraggia l’assunzione di rischi eccessivi inclusi i rischi di sostenibilità.
Art. 6
Si fa presente che gli investimenti della SICAF non hanno caratteristiche ambientali o sociali né promuovono obiettivi di tal genere, ex art. 8 SFDR, e tantomeno hanno ad oggetto un investimento classificabile come sostenibile ex art. 9 SFDR.
18 ottobre 2022